antifascismo

Comunicato Post-Corteo del 25 Aprile

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Il 25 aprile siamo scesi in piazza, con la consapevolezza che l’antifascismo è una lotta da portare avanti quotidianamente, riappropriandoci di una giornata che è diventata una sterile commemorazione istituzionale. Abbiamo scelto come concentramento del corteo Piazza Partigiani, dove ogni anno l’ Anpi, insieme alle istituzioni manda in scena il solito teatrino, in cui gli attori principali, sono paradossalmente coloro che hanno dato appoggio e visibilità a gruppi di estrema destra. Nello specifico personaggi ambigui come Saverio Congedo, Simona Manca e altri, hanno negli anni supportato e partecipato attivamente a iniziative di Casapound e Forza Nuova a Lecce.
Il nostro intento era quello di aspettare la fine della commemorazione per partire in corteo, questo non è stato possibile, perchè un cordone di polizia si è schierato davanti, per bloccare il nostro passaggio. In un secondo momento siamo riusciti ad eludere l’azione di contenimento delle forze dell’ordine; una volta ricompattati e dopo aver ricordato il comandante partigiano, Salvatore Sicuro, siamo partiti in direzione centro. Lungo il tragitto sono state fatte diverse azioni dimostrative, quali esposizioni di targhe commemorative con i nomi dei partigiani di Lecce e provincia, affissione di immagini simbolo della resistenza partigiana; abbiamo portato in piazza esplicita complicità con chi ancora oggi lotta e resiste contro la TAV e altre opere inutili come la TAP in Salento, come il MUOS in Sicilia. Abbiamo espresso solidarietà nei confronti di Mattia, Chiara, Niccolò e Claudio; compagni NO TAV arrestati lo scorso 9 dicembre con l’ accusa di terrorismo, in vista della prossima mobilitazione nazionale contro la repressione, prevista per il 10 maggio.
La scelta di fermarci davanti a piazza Duomo, è stata dettata dalla necessità di opporsi all’iniziativa inutile ed elitaria dello street golf, patrocinato dal comune, sponsorizzato da banche e multinazionali. E’ stato l’ennesimo tentativo di riqualificazione del centro storico, attraverso una becera finzione, che diventa escludente nel momento in cui non è accessibile a tutti.
Dal centro storico ci siamo mossi in corteo, ritornando nel nostro quartiere e verso il BINARIO 68, dove la giornata è proseguita con un partecipato pranzo sociale, accompagnato da canti popolari e di lotta.

P.S. Le palline non erano da golf bensì da ping pong perchè le prime costavano troppo!